Sono felice di partecipare al blogtour di Chiariza. Il soffio del vento di Francesca Angelinelli, autrice che apprezzo tantissimo per le sue opere fantasy di stampo orientale. Ho il piacere di presentare la tappa dei personaggi, ma prima di ciò vi lascio a qualche informazione sul libro.
Titolo: Chariza. Il soffio del vento
Autore: Francesca Angelinelli
Editore: Youcanprint
Link acquisto: Amazon in offerta l'ebook a 0,99€ fino al 29/02/2016
Sinossi: Bisognerà attendere ancora un po’ per leggere il fantasy ricco di mistero e suspense
“Chariza. Il soffio del vento” di Francesca Angelinelli. L’uscita del libro è prevista per dicembre 2015 e raccoglie in un’unica edizione i romanzi “Chariza, il soffio del vento” e “Chariza, il Drago Bianco”. Con una nuova e accattivante copertina i lettori saranno attirati come da una calamita in quest’avventura tra guerrieri, demoni, cortigiane e sovrani per le vie di un impero antico. Il nemico intesse il suo oscuro progetto senza mostrarsi: vuole mettere in pericolo il Drago d’Oro, la sua discendenza e la pace nel Regno. Il compito di proteggere Suzume, unica speranza per il futuro del Regno, è affidato a Chariza. Lei è la combattente più valorosa che esista, ma è marchiata dal peccato, poiché è anche una traditrice e un’assassina; la maledizione della Dea Sole, la spinge a desiderare ciò che è prezioso. Riuscirà la migliore guerriera a salvare l’Alleanza? Sarà in grado di affrontare il proprio passato, rompere la maledizione che incombe su di sé e proteggere Suzume dal nemico? Questo fantasy orientale di Francesca Angelinelli, che fa parte della serie Ryukoku Monogatari, vi lascerà piacevolmente stupidi dai colpi di scena e dalla magnifica ambientazione. Disponibile sia in versione ebook che in edizione cartacea “Chariza. Il soffio del vento” di Francesca Angelinelli sarà acquistabile da dicembre sui maggiori book store online e ordinabile nelle librerie convenzionare con Youcanprint.
Biografia: Dopo aver frequentato corsi di scrittura creativa e essersi dedicata alla stesura di racconti, Francesca Angelinelli esordisce nel 2007 con i primi due romanzi di una serie fantasy orientale, Chariza. Il soffio del vento e Chariza. Il drago bianco, editi da Runde Taarn Edizioni. Sempre per Runde Taarn Edizioni nel 2009 pubblica il fantasy eroico Valaeria, ispirato al mondo della Roma tardo-antica.
Nel 2009 pubblica anche il paranormal romance Werewolf per Linee Infinite Edizioni. Il 2010 è l’anno del suo ritorno al fantasy orientale con la raccolta Racconti di viaggio del monaco Kyoshi, vincitrice della seconda edizione del Premio di Narrativa Fantastica – Altri Mondi e edita da Montag Editore, e con la pubblicazione del primo volume della Serie delle Cucitrici, Kizu no Kuma. La cicatrice dell'orso, per i tipi di Casini Editore, primo volume del progetto Ryukoku Monogatari. Negli anni alcuni racconti brevi sono pubblicati in riviste e antologie e dal 2013 decide di passare al selfpublishing, prediligendo il formato dell’ebook e rilanciando così la serie Ryukoku Monogatari dedicata al fantasy orientale con la nuova edizione, in un unico volume, del romanzo che l’ha lanciata, Chariza. Il soffio del vento.
Nel 2009 pubblica anche il paranormal romance Werewolf per Linee Infinite Edizioni. Il 2010 è l’anno del suo ritorno al fantasy orientale con la raccolta Racconti di viaggio del monaco Kyoshi, vincitrice della seconda edizione del Premio di Narrativa Fantastica – Altri Mondi e edita da Montag Editore, e con la pubblicazione del primo volume della Serie delle Cucitrici, Kizu no Kuma. La cicatrice dell'orso, per i tipi di Casini Editore, primo volume del progetto Ryukoku Monogatari. Negli anni alcuni racconti brevi sono pubblicati in riviste e antologie e dal 2013 decide di passare al selfpublishing, prediligendo il formato dell’ebook e rilanciando così la serie Ryukoku Monogatari dedicata al fantasy orientale con la nuova edizione, in un unico volume, del romanzo che l’ha lanciata, Chariza. Il soffio del vento.
TAPPA PERSONAGGI
Per
alcuni autori parlare dei propri personaggi è una cosa semplice, per me invece
è sempre stato piuttosto complicato.
Alla
domanda “come nasce Chariza?”, che spesso mi rivolgevano i lettori durante le
presentazioni
della prima edizione (2007), ho sempre faticato a dare una
risposta che mi soddisfacesse. Perché i miei personaggi, alcuni personaggi, in
genere arrivano prima della trama e si portano dietro già una loro vita, un
passato, una storia.
Chariza
è uno di questi personaggi. Uno di quelli che una mattina ti ritrovi sulla
porta, con la sua sacca puzzolente sulle spalle, e che, se non sei abbastanza
veloce a richiuderla quella porta, ti ritrovi comodamente sistemato in casa
come se nulla fosse.
Chariza
è arrivata nella mia vita nell’ormai lontano 2003 ed era già “adulta”. Non mi
sono mai messa a tavolino a pensare “ecco, deve esser così e fare cosà”, di
tutte le mie manie di pianificazione e progettazione di una storia Chariza se
n’è sempre altamente fregata. Lei aveva il suo passato e ha gentilmente deciso
di condividerlo con me, raccontandomi della sua vita, prima ancora che delle
vicende che sono narrate nel romanzo.
Chariza
ha un passato, dicevo. Quando l’ho incontrata la prima volta aveva già più di
trent’anni suonati (e io ero di una decina d’anni più giovane di lei) e ne
aveva già viste di tutti i colori. Mi disse della sua infanzia al monte Heisei,
poco a dirla tutta, e dovetti cavarle con le pinze anche qualche dettaglio
riguardante la sua maledizione. Cose del tipo: come, quando e perché sei stata
maldetta dalla dea Sole? E poi: maledizione di avidità?
Ok,
la maledizione di avidità la capivo fin troppo bene. Ero in bolletta totale, in
quel periodo tra l’università e un lavoro che non arriva, quando non sei né
carne né pesce e il portafogli piange, mentre dentro di te grida il demone
dell’indipendenza, anche economica.
Quindi,
dicevamo, lei è arrivata nella mia vita e ha iniziato a raccontarmi i fatti
suoi e del suo mondo, che adoravo. E così, scrivi oggi e scrivi domani, prendi
appunti su “quella volta in cui…” e rielabora “eravamo nel bel mezzo di…”, mi
ritrovai ad avere per le mani un bel numero di racconti. Non sapevo ancora che
erano fantasy orientali, oddio, io volevo scrivere “quella roba lì”, volevo
scrivere tutte quelle storie che non potevo leggere perché in Italia non
arrivavano, ma non gli avevo appiccicato un’etichetta. Erano solo storie che
appagavano il mio bisogno e che raccontavano di un personaggio che era, almeno
per me, più vivo che mai. Quelle storie sono ora in parte confluite in
un’antologia (Le avventure di Chariza)
e in parte confido che un giorno Chariza si decida a darmi i particolari di
quella parte della sua vita che ha vissuto oltre i confini dello Si-hai-pai per
farne una serie di tre romanzi brevi.
Ci
volle del tempo, però, prima che Chariza mi dicesse come stavano veramente le
cose. Cioè, della faccenda con Yoshio Ryokin mi parlò subito (Il Drago Rosso. Le avventure di Chariza),
ma di quell’altra storia… mmmh, impiegò veramente tanti mesi prima di
sbottonarsi.
Andò
un po’ così: eravamo ormai nel corso della stesura del romanzo Chariza. Il soffio del vento e Chariza
mi stava dicendo di come fosse diventata la guardia del corpo del principe
Suzume. Non che fosse una grande amante dei bambini, ma il destino, le vicende
dell’impero e una spintarella da parte di Midori, il Drago Verde, l’avevano
incastrata in quella situazione. Fu allora che mi parlò per la prima volta di
come aveva conosciuto quello che sarebbe diventato il compagno di viaggio suo e
di Suzume, durante tutta la vicenda narrata nel romanzo: Yukai Kurashi.
Ho
sempre amato il feudo dei Kurashi, nella prefettura di Sakuramori, da cui si
vede il vulcano con le pendici ricoperte di alberi di ciliegio. E ho sempre
trovato la famiglia che lo governa particolarmente detestabile. Ho salvato
pochi rappresentati della famiglia Kurashi, nel tempo: Yukai, una giovane
ragazza che mi ha anch’essa raccontato le sue vicende (prossimamente…?) e pochi
altri. Ma questo era prima, appunto. Prima che Chariza mi raccontasse come
erano andate veramente le cose.
Yukai
è… Yukai.
Se
mi è difficile parlare di Chariza, parlare di Yukai è quasi un’impresa
insormontabile.
Ho
capito perché Chariza fosse così insofferente alla sua presenza trenta secondi
dopo essermelo trovato davanti. Sono sempre stati come il giorno e la notte. Ho
sempre considerato Yukai come l’anima della festa. Sapete il classico tipo di
cui tutti cercano l’amicizia perché sa come divertirsi? Ecco, Yukai si presentava
così. E, beh, diciamo che nel vocabolario di Chariza la parola divertirsi era
stata quasi abolita. Quando hai dentro di te una vocina che ti spinge a
desiderare tutto quello che è raro e prezioso e devi cercare di controllarla,
diciamo che perdere la testa e il controllo non fa proprio parte delle tue
priorità.
Yukai,
però, era anche altro. Soprattutto aveva una famiglia ingombrate. Ma ci è
voluto del tempo per arrivarci.
Il
problema con i personaggi dello Si-hai-pai è che è gente che tende a non
aprirsi. Cioè, magari ti fanno mille sorrisi, ma non è che ti raccontino tutto
fino in fondo. Fa parte della loro natura, della loro cultura. Non ci si può
far nulla. Ma a volte può essere frustrante.
Yukai
aveva tanti motivi per non raccontarmi i fatti suoi. Era un soldato,
imparentato con l’Imperatore (sono lontani cugini), nel bel mezzo di una
missione per certi versi scomoda. Però, accidenti, sono l’autrice, gradirei un
po’ di collaborazione!
Per
fortuna c’era Suzume! Io non amo particolarmente i bambini (no, non come
Chariza, lei in realtà
ci sta benissimo con i bambini, io invece non li tollero
proprio), ma devo ammettere che scrivere di Suzume era una festa, specie se
paragonato agli altri due. Suzume è sempre stato un bambino posato. Vero è che
da quando è nato è sempre stato sottoposto a una rigida disciplina che lo
preparasse al ruolo di Imperatore che, come unico erede di Yoshio, prima o poi
gli sarebbe spettato. Però altri si sarebbero ribellati, avrebbero fatto il
diavolo a quattro. Suzume invece ha sempre, stoicamente e in modo piuttosto
maturo per la sua età, sopportato ogni difficoltà e ogni prova cui veniva posto
davanti. Massimo rispetto per Suzume, perché, davvero, io sarei scappata dalle
lezioni di galateo di Kibishi e, in questo, sono sempre stata perfettamente
d’accordo con Chariza.
A
volte, in anni addietro sempre, mi è stato chiesto se Chariza fosse un mio
alte-ego o quanto ci fosse di me in Chariza. In realtà, poco o nulla (poca
simpatia per i bambini e scarsa sopportazione per le cose estremamente noiose a
parte). Diciamo che l’ho sempre vissuta come un’amica con cui vado d’accordo,
ma non come un riflesso di me. Ci sono un sacco di cose in Chariza che detesto
e, diciamoci la verità, lei non è brilli proprio per la sua simpatia. Se dovessi
scegliere chi essere tra i personaggi dello Si-hai-pai avrei due scelte: La dea
Sole, perché fa e disfa le cose come vuole, ma non la si vede quasi mai,
oppure, rimanendo nell’ambito del romanzo di Chariza, Midori, il Drago Verde,
che briga e macchineggia per cercare di dirigere gli eventi. Ma io non sarei
mai stata Chariza, ci vuole del coraggio per essere Chariza. Ho sempre pensato
che un’altra, nella sua situazione, si sarebbe buttata sulla prima spada
disponibile. Lei invece no, avrebbe potuto, ma non l’ha fatto. Avrebbe dovuto?
Ho sempre pensato di no, perché è stata portata alla maledizione e non l’ha
cercata di sua volontà. Però l’ha affrontata, sempre. E in questo e in molte
altre cose, l’ho ammirata, molto.
Seguite le altre tappe del blogtour!
Blogtour Chariza. Il soffio del vento
Durata blogtour
Le
tappe saranno online nella settimana dal 14 al 22
dicembre. Tuttavia vi daremo tempo per partecipare fino al 6 gennaio
compreso. Le partecipazioni dal 7 gennaio 00.01 non saranno prese in
considerazione.
Date
Devilishly
Stylish - 14 dicembre - Estratto
L'angolino di
Ale - 16 dicembre – Intervista a Chariza
The Bibliophile
Girl - 18 dicembre - I Draghi dello Si-hai-pai
Cricche mentali
di un'aspirante scrittrice - 21 dicembre – I personaggi
Le tazzine di
Yoko - 22 dicembre - Ambientazione, cultura e usanze
orientali
Regolamento
A blogtour finito faremo un elenco di tutti i partecipanti e
assegneremo loro un numero, da 1 andando avanti progressivamente. Questo
servirà per l'estrazione casuale tramite il sito random.org.
Cosa dovete fare per partecipare?
–
diventare lettori fissi dei blog partecipanti;
–
commentare tutte le tappe
Premi
1° posto: cartaceo “Chariza. Il soffio del vento” +
ebook “Le avventure di Chariza”
2° posto: ebook “Chariza. Il soffio del vento”
3° posto: ebook “Le avventure di Chariza”
Vincitori
Ci
saranno tre vincitori, che si porteranno a casa i premi sopracitati. Una volta
estratti tramite il sito Random.org controlleremo che abbiano rispettato tutte
le semplici regole. Dopodiché l'autrice li contatterà per accordarsi per
l'invio del cartaceo o ebook.
NB. per l'invio del cartaceo sarà necessario
fornire all'autrice un indirizzo. Pertanto si astenga dal partecipare chi non
vuole fornirlo.
Chariza e Yukai sono davvero personaggi pieni di dettagli, complessi, ma che senti di amare per quello che sono e per quello che trasmettono. Mi incuriosisce davvero tanto questo libro. Complimenti all'autrice!
RispondiEliminaE' bello vedere le scritte accompagnate dalle foto dei personaggi, almeno ci facciamo un'idea di come sono. :)
RispondiEliminaio preferisco immaginarmeli da me, mentre leggo, i personaggi (specialmente il volto)
Eliminama devo ammettere che in questo caso la cosa mi piace!
Hahaha, mi sono molto divertita a leggere questa tappa! E' la prova lampante che i nostri personaggi fanno sempre e solo ciò che pare a loro :P Se noi abbiamo piani, idee, scopi precisi, a loro non importa! Questo è il bello di scrivere :D
RispondiEliminaDevo dire che comprendo benissimo il fatto che un personaggio si presenti "senza essere stato invitato", già con il suo aspetto, carattere e manie ben definiti fin dall'inizio! Mi piace leggere del percorso creativo che ti ha portata a concepire la protagonista e i comprimari, sono ansioso di conoscere nuovi sviluppi :D
RispondiEliminaconcordo su quanto detto, a volte i personaggi sono prepotenti e decidono da soli il loro futuro e le loro azioni!
RispondiEliminabelli questi personaggi!
caspita, complimenti!
RispondiEliminami è piaciuto molto il modo nel quale hai parlato dei tuoi personaggi come fossero reali, e di certo lo sono, ma intendo nel senso reali in carne e ossa... come se fossero lì, fisicamente, con te e si fossero presesentati davanti alla tua porta.
p.s.: mi stai incuriosendo sempre di più!
Meravigliosa questa "intervista" sui personaggi! Francesca dimostra sempre una sensibilità stupenda e questo mi coinvolge sempre più! Spero di poter leggere presto di Chariza e Yukai *_*
RispondiEliminameravigliosi questi personaggi *-* da quanto ho capito, non c'è nulla che non mi piaccia o convinca di questo libro!
RispondiEliminaMi piace moolto scoprire i "retroscena" dei romanzi che leggo. Ti senti più vicina all'autore e alla storia. Molto interessante.
RispondiEliminaGrazie a tutti per aver partecipato e per il vostro entusiasmo... grazie anche a voi nuove storie sono possibili, mi fate venir voglia di rimboccarmi le maniche ancora di più!
RispondiElimina