Presentati.Il
mio vero nome è Monica, ho scelto di firmarmi Momi perché è il nomignolo che mi
ha affibbiato mio fratello, mi chiamano tutti così. Dalla passione tutta
adolescenziale di creare storie a fumetti mi sono ritrovata, quasi per caso,
nella stesura del mio primo romanzo. Non ho nessuna ambizione nel definirmi scrittrice,
ma sapere che qualcun altro oltre me ama ciò che scrivo e' uno stimolo per
continuare questa avventura.
<Non
sempre serve sorprendere chi legge con colpi di scena fantasiosi. Da un libro
io voglio sentirmi coinvolta, voglio sorridere, voglio aggrottare la fronte e
voglio affezionarmi ai protagonisti, e tutto questo può succedere solo se la
loro storia può essere anche la mia>
Come è nata la
passione per la scrittura?
Ho iniziato a scrivere
questa storia che mi ronzava in testa da un bel po' quando ho capito che
correvo il rischio di dimenticarmela. Ho scoperto il gusto di poter rileggere,
modificare e ampliare senza limiti ciò che creavo. Da poco più di cento pagine
sono diventate cinquecento, è come una droga, se inizi a scrivere non ti fermi
più.
Qual è il tuo stile?
Me lo dico da sola che
tendo ad essere prolissa, per questo ho adottato uno stile scorrevole,
semplice, ironico e confidenziale. Credo sia stata una scelta facile, gli
scrittori veri scrivono meglio, ma il risultato mi soddisfa. È lo stile che
preferisco nei libri che leggo, mi tiene incollata alle pagine.
Il genere letterario
che preferisci di più?
Sono un'amante della
lettura in generale, in quanto tale ho attraversato varie preferenze e, quando
mi assesto su un genere, mi concentro su quello. Il mio primo amore sono stati
gli horror del re S. King, poi ho transitato per i classici fino ad assestarmi
sui fantasy, che mi piacciono moltissimo. Negli ultimi anni sono approdata ai
romanzi rosa e new adult... Non credo li abbandonerò molto presto.
Quale genere
letterario non ti piace?
Non so, non vado matta
per i thriller... Ma non è neanche vero.
Come nascono le tue
storie?
Dal desiderio di
creare da me i personaggi dei quali innamorarmi, dalla smania di mettere su
carta una storia tutta mia che non mi stufo mai di rileggere. Traggo
ispirazione dai libri, dalla mia vita, da quella degli amici... Da tutto cio'
che mi provoca un'emozione.
In genere ti
immedesimi nei tuoi personaggi?
Tantissimo. La gran
parte delle paranoie e dei difetti di Giulia sono quelli che avevo io alla sua
età... Spero anche i pregi. Davide lo adoro, inconsciamente credo di aver
creato quella persona che desidero diverrà mio figlio, ora adolescente... In
buona parte ci somiglia già, a partire dal nome, dagli hobby, e dal fatto di
essere bellissimo!
Come è nata la tua
ultima opera?
La storia del mio
primo, e per ora unico romanzo, è nata da un sogno di forse dieci secondi, due
ragazzi che bisticciavano e si amavano senza trovare il coraggio di ammetterlo.
Ci ho ricamato sopra, ho costruito una storia condendola con le paranoie che,
in quanto femmina, conosco benissimo. Il risultato è un romanzo adatto a
tutte le età, alle donne mature che vogliono rivivere i primi batticuori, alle
giovanissime che li stanno vivendo, e ai ragazzi che li provocano.
Stai lavorando a
qualche altro libro?
Si, parecchi tutti
insieme... ho detto che è una droga. Spero di terminate a breve il seguito di
Solo una storia d'amore, a cui poi seguirà un terzo capitolo. Sarà
la trilogia delle paturnie, più un volume tutto in pov Davide. Lasciare
andare i miei due ragazzi è difficile, ma ho in cantiere anche una storia
diversa con altri protagonisti, equivoci e battibecchi saranno sempre alla base
di questo nuovo amore.
Il tuo sogno?
Ovviamente, visto che
ormai mi sono buttata in questa avventura, mi piacerebbe tantissimo vedere i
miei libri sugli scaffali delle librerie. Col self pulishing è impossibile,
vedremo... Per ora sto ricevendo già molte più soddisfazioni di quanto mi
aspettassi, quindi sono contenta così.
-Contatti
Email
autrice: momigatto1@gmail.com
Pagina
Facebook dedicata all'opera: http://www.facebook.com/pages/Solo-una-storia-damore-e-di-troppe-paturnie/549053938562141
Nessun commento:
Posta un commento