Una tipa un po’ lunatica con la
passione della lettura e della scrittura.
Come è nata la passione per la
scrittura?
Credo sia nata con me, nel
senso che appena ho avuto la possibilità di stringere una penna tra le dita è cominciata
la meravigliosa avventura dello scrivere. A sei anni ho composto la prima
poesia e da allora è stato un continuo fluire di parole nella mia testa.
Qual è il tuo stile?
Dipende da quello che sto
scrivendo, riesco ad adattarlo al genere di racconto che ho in mente. Mi sono
resa conto che l’influenza della poesia, sia nelle letture sia quella scritta
personalmente, è stata fondamentale ed è
presente in ogni mio scritto. Come Honorè de Balac, ricerco con pazienza certosina parole che coinvolgano emotivamente il
lettore.
Il genere letterario che
preferisci di più?
Leggo di tutto, mi piace tenere
la mente aperta ad ogni esperienza, però prediligo il romanzo realista e adoro
in maniera incondizionata Gabriel Garcia Marquez e il suo stile magico, fortemente
evocativo.
Quale genere letterario non ti
piace?
Do sempre un’opportunità a
tutti i generi, magari leggendo più di un libro per poi farmi un’opinione; il fantasy però, proprio non lo digerisco,
mentre i gialli e i thriller mi piacciono, ma non sarei in grado di scriverne
uno.
Come nascono le tue storie?
Osservando, ascoltando, semplicemente
vivendo. A volte basta cogliere una frase oppure guardare un paesaggio, assistere
a un evento, scoprire il comportamento di una persona; l’importante è che la
spia dell’ ispirazione sia sempre accesa.
In genere ti immedesimi nei
tuoi personaggi?
Ogni personaggio ha qualcosa di
me, anche quando è lontanissimo dalla mia natura. È importante riuscirne a
cogliere i tratti psicologici e trasporli in maniera efficace nella storia che
sto scrivendo. Allo stesso tempo cerco di non farmi coinvolgere troppo, non
simpatizzo per questo o quel
personaggio, non esprimo giudizi. Farei un cattivo servizio al lettore, che
deve sentirsi libero di formulare una personale opinione su ciò che sta
leggendo.
Come è nata la tua ultima
opera?
È stato un percorso lungo,
durato anni. CARNE UMANA è una raccolta di racconti molto eterogenea per quanto
riguarda gli argomenti, che hanno tutti una valenza sociale. Cogliere il
momento giusto, la storia che colpisce e che si vuole tradurre in emozione, in
confronto morale, richiede tempo e disposizione emotiva; alla fine, ti rendi
conto che quello che hai scritto, le storie, gli episodi di vita, le singole
esperienze, hanno in comune un sentimento, uno stato d’animo comune a tutti.
Nel caso di Carne Umana è la solitudine, non intesa nel significato più semplice
del sentirsi soli, ma quella che si spinge fino al solipsismo.
Stai lavorando a qualche altro
libro?
Ho da poco completato l’editing
di un romanzo breve dal titolo MILLE GIORNI D’INVERNO. Ambientato durante la
seconda guerra mondiale, è quello che si potrebbe definire un romanzo
storico-familiare; è un lavoro a cui tengo molto, scritto in uno stile
suggestivo, quasi magico ed è dedicato a mia madre, che mi ha raccontato tanti
episodi della sua famiglia durante quel periodo tragico. E poi mi sta frullando
nella testa un progettino di recupero del mio primissimo romanzo, per
trasformarlo in letteratura trash e commerciale che va tanto di moda adesso!
Ovviamente con tanta ironia.
Il tuo sogno?
Quello comune a tanti che
scrivono: avere la possibilità di trasmettere emozioni, di arricchire l’animo
di chi avrà la compiacenza di leggermi.
Contatti
Pagina Facebook - Daniela Nardi
Autrice: https://www.facebook.com/pages/Daniela-Nardi-Autrice/686509184735898
CARNE UMANA su Amazon: http://www.amazon.it/Carne-Umana-Daniela-Nardi-ebook/dp/B00LWJXR2G/ref=sr_1_%3E
CARNE UMANA su La Feltrinelli: http://www.lafeltrinelli.it/ebook/daniela-nardi/carne-umana/9788868821616
Booktrailer CARNE UMANA:
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