Nuova realtà, già da qualche annetto, è quella dei Self Publishing.
Non sono molto esperta nel campo, ma vorrei discuterne con voi.
Ci sono scrittori che non prendono in considerazione le case editrici o le agenzie letterarie, o semplicemente hanno mandato il loro lavoro in giro senza alcun risultato e quindi utilizzano questo "canale" per l'autopubblicazione. Anche qui ci sono, come per ogni cosa, i pro e i contro.
Partiamo dai pro:
1- l'opera è completamente dello scrittore, non c'è un rapporto autore-libro-editore ecc.
2- c'è la piena autonomia creativa e produttiva.
3- gestiamo noi stessi la promozione, la divulgazione e la valorizzazione del nostro lavoro.
4- il prezzo lo scegliamo noi e conviene anche dal punto di vista del guadagno.
Secondo me, o almeno è il ragionamento che faccio per quanto mi riguarda, non credo che il self publishing faccia al caso di tutti perchè dobbiamo decidere se fare l'imprenditore di noi stessi o lo scrittore.
Mi spiego meglio.
Dal momento che non abbiamo dietro una casa editrice con un'azione di marketing (e poniamo il caso che sia una CE che lavora bene e che fa quello che deve fare per lo scrittore) dobbiamo organizzare stesso noi un lavoro di pubblicità, presentazioni, eventi ecc. per far conoscere a più persone possibili il prodotto. Ciò determina un gran lavoro e soprattutto molto tempo, considerando anche il fatto che è raro che qualcuno faccia solo questo per vivere quindi abbiamo il nostro impiego, i nostri impegni ecc. A questo punto è ovvio che il tempo che potremo usare per la produzione di qualche altro lavoro, e quindi dedicarci alla nostra passione, viene sottratto, giustamente, dal piano di divulgazione dell'opera che abbiamo pubblicato.
Concezione totalmente diversa se, ad esempio, avete un blog con un grosso seguito o un canale youtube con molti iscritti, avete un "nome" ecc. se decidete per il self publishing il ragionamento è diverso perchè la divulgazione è molto più semplice, arriva prima al pubblico che vi segue e conviene rispetto ad un contratto con una CE per i pro che ho elencato prima.
Parliamoci chiaro non è tanto difficile pubblicare un libro perchè o per via di case editrici o per l'autopubblicazione uno lo fa tranquillamente, il problema è far conoscere il lavoro e fare in modo (grazie anche a una buona percentuale di fortuna) che funzioni.
Come ho detto prima non ho esperienze nel self publishing, ho esposto semplicemente il ragionamento che faccio nel mio caso: non ho una grande cerchia di conoscenze, non ho neanche il giusto tempo da spendere per la divulgazione dell'opera e mi dispiacerebbe tantissimo arronzare il tutto e non trovare neanche il tempo per la mia passione. Il mio lavoro sta gironzolando da una CE all'altra da poco più di un annetto e mezzo e a dicembre ho la scadenza dell'ultimo gruppo di case editrici, se non mi arriva alcuna risposta credo che questo lavoro lo terrò da parte e inizierò a inviare il secondo tesorino che è ancora in fase di correzione.
Voi cosa pensate a proposito? Qual è la vostra esperienza? :)
Altri post utili:
La scelta della casa editrice!
Ho finito di scrivere il mio racconto/romanzo e ora?
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Stefania
mi ritrovo in quello che hai detto, nel senso che certi giorni sono molto impegnata con la promozione e alla fine non ho più il tempo di scrivere... e non mi piace per niente, quindi sto cercando di bilanciare meglio le due cose facendo promozioni più mirate.
RispondiEliminaIo mi sentirei super combattuta, per questo evito questa strada perchè, per come sono io XD, non farei un buon lavoro in entrambi i casi ç_ç
EliminaFai bene a puntare su promozioni mirate, se no esci pazza!
Io credo che, avendo fallito tutte le altre modalità, il self publishing (inteso come autoproduzione pura, non come case editrici a pagamento o altre modalità truffaldine) sia la strada migliore, se si ha molta fiducia nel progetto! Tra l'altro non esiste più la figura dello "scrittore" vecchio stampo, chiuso nella sua stanza che scrive e basta, tutti gli scrittori moderni, anche quelli pubblicati da grandi case editrici, sono un po' manager di loro stessi (nel senso che magari hanno i soldi per pagare un curatore d'immagine privato, rispetto ad un poveraccio qualsiasi, ma la pubblicità al romanzo avviene sicuramente su un doppio canale, quello della casa editrice e quello dell'autore)!
RispondiEliminaIo voglio chiudermi in stanza e scrivere *-*
RispondiEliminaSiamo nate nell'epoca sbagliata ç_ç