venerdì 13 novembre 2015

Recensione Criccosa: "Talon" di Julie Kagawa

Titolo: Talon
Autore: Julie Kagawa
Editore: Harlequin Mondadori
Genere: Fantasy
Link di acquisto: Harlequin Mondadori

Sinossi: Ci fu un tempo in cui i draghi furono cacciati fino quasi all'estinzione dai cavalieri dell'Ordine di San Giorgio. Da allora, nascosti sotto sembianze umane, i draghi di Talon sopravvissuti al massacro si sono moltiplicati e hanno acquisito maggiore forza e astuzia nel corso dei secoli: non manca molto a quando saranno pronti a diventare i padroni del mondo, senza che gli esseri umani nemmeno se lo immaginino. Ember e Dante Hill sono gli unici esemplari di draghi fratello e sorella, addestrati per infiltrarsi nella società degli uomini. Ember non vede l'ora di vivere come una teenager qualunque e godersi quell'unica estate di libertà che le sarà concessa, prima di ricoprire il ruolo a lei destinato dentro il regno di Talon. Ma l'Ordine è sulle loro tracce per terminare quanto non era stato fatto nel passato: annientarli tutti. Il cacciatore di draghi Garret Xavier Sebastian, però, non può uccidere, a meno che non sia sicuro di aver trovato la propria preda. E niente è certo quando si tratta di Ember Hill.



Parliamo di un'opera fantasy originale dove come protagonisti abbiamo dei draghi!
Ma cos'è Talon?
Talon è un'organizzazione che si occupa di addestrare i draghi ad assumere aspetto umano e li aiuta a integrarsi tra le persone comuni, tutto questo per la loro sicurezza e sopravvivenza. Dopo un periodo di allenamento gli allievi vengono inviati in varie città con una nuova identità e una storia. 
I protagonisti sono Dante ed Ember, due gemelli, o per lo meno vengono definiti tali perchè sono nati dalla stessa covata, cosa rara dato che un drago cova un uovo alla volta. Arrivati a Crescent Beach iniziano a relazionarsi con altre persone, fin quando Ember nota un affascinante e strano motociclista che la osserva in modo quasi ossessivo. 
Lui è Cobalt, un drago disertore che è inseguito dalle Vipere inviate da Talon. 
Nella storia compare l'antico Ordine di San Giorgio, il cui obbiettivo è quello di uccidere i draghi salvaguardando gli esseri umani che ignorano l'esistenza di questo mondo.  L'ordine invia due dei suoi uomini migliori, tra cui il diciassettenne Garret, per investigare proprio a Crescent Beach.

Come si può immaginare la storia si svolge con questo triangolo in cui la parte "umana" di Ember è attratta da Garret e ciò è un'attrazione molto genuina, sono le sensazioni che prova un'adolescente di sedici anni quando ha la sua prima cotta.
Tuttavia il drago interiore della protagonista prova un forte trasporto per il  misterioso Cobalt e in questo caso abbiamo un'attrazione dovuta all'istinto animale. Mi è piaciuta molto questa scelta dell'autrice, anche perchè mi sono seccata di leggere del colpo di fulmine e quindi di lei che si innamorata pazzamente di lui per un nulla di fatto. La dinamica "romantica" l'ho trovata ben strutturata anche con i tempi. 
Che dire di questo primo volume della saga?
Mi è piaciuto.
Trovo la trama originale, intrigante l'organizzazione Talon e la loro gerarchia e i personaggi sono interessanti e ben strutturati. 
Ember è una ragazza con un forte carattere e desidera solo la libertà.
Dante mi ha lasciato un pò l'amaro in bocca, ma visto il finale immagino che si scoprirà qualcosa in più nel prossimo volume.
Garret è un ragazzo che odia profondamente i draghi, ma provando sentimenti contrastanti per Ember la sua indole da soldato implacabile inizia a vacillare.
Cobal è il personaggio più riuscito del libro, a parer mio: furbo, ambiguo e irriverente al punto giusto. 
Ho apprezzato molto anche che la scrittrice abbia scelto il nome dell'Ordine di San Giorgio per i cacciatori di draghi, invece di optare per un nome inventato.
Storia ben riuscita, ci sono tutte le premesse che esca una bella saga (dovrebbero essere 5 volumi se non sbaglio) spero solo che  non cadi troppo nel clichè. 




2 commenti:

  1. lo metto, anzi lo tengo, in wishlist!

    mi scoccia un po' sta storia del triangolo amoroso che sinceramente ha un po' stufato ma perlomeno qui, per come lo hai descitto, ha abbastanza senso.

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    1. Ciao Xadis,
      concordo con te. Per quanto riguarda questo genere sono molto critica proprio perchè sono stufa di leggere le stesse cose. C'è da dire che in questo volume la scrittrice è stata molto abile proprio perchè c'è una motivazione e ci sono i giusti tempi.
      Spero che non cada nel banale con i prossimi libri perchè la storia di base vale. Per il momento il primo volume lo consiglio :)

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