giovedì 31 luglio 2014

Prima cosa il Rispetto

Mi capita spesso di leggere commenti che mi danno un pò fastidio:
-blogger contro blogger
-scrittori contro scrittori
-scrittori contro blogger

Ovviamente tutti commenti negativi che sputano giudizio su altri.
Sinceramente, anche se si esordisce col dire "non sono invidioso ma..." (o frasi simili) per me è il contrario, e mi hanno colpito tre casi:

1) Adoro le blogger che recensiscono i libri, soprattutto di esordienti, perchè cercano di dare una valutazione e una critica che può essere di aiuto all'autore. Ci sono blogger che hanno un modo più delicato o comunque meno aggressivo per esporre la propria idea, ed altre che scrivono nero su bianco ciò che pensano, ma la cosa che contesto è la critica NON costruttiva.
Che senso ha dire in una recensione (ad esempio) "Fa schifo!" ?
Si dovrebbe esprime il concetto  in modo professionale e si avanzano delle critiche costruttive perchè ovviamente un racconto o un romanzo non può certo piacere a tutti, fortunatamente abbiamo gusti diversi.

2) Trovo assurdo leggere commenti e sapere di autori che litigano con la blogger perchè non ha fatto una recensione positiva o che mandano e.mail di protesta alle case editrici perchè è stato rifiutato il lavoro.
Stiamo diventando matti?
Non avete mai ricevuto un NO in vita vostra?
Conoscete la parola umiltà?
E soprattutto, cos'è per voi scrivere?
Mi meraviglio quando leggo queste cose perchè per quanto abbia ricevuto dei no o delle critiche ho sempre cercato di prendere il meglio da queste situazioni. Va benissimo essere sicuri di quello che si scrive ed è normalissimo rimanerci male per dei no, ma da questo ad arrivare ad accanirsi contro blogger, case editrici, giurie di concorsi... mi sembra assurdo.

3) In ultimo trovo una cosa estremamente triste leggere commenti, non molto leggeri, di scrittori che criticano altri autori per vari motivi: come per il romanzo, o perchè "tizio" ha pubblicato con  "caio" o perchè la copertina di "cicci" è brutta eccetera... Ci sono modi e modi per esprimere un'opinione.

Questo post è stato scritto non solo per sfogo, perchè è assurdo leggere certe cose, ma spero che serva anche per far riflettere.

Stefania :)


giovedì 24 luglio 2014

Per invogliare alla lettura - Newton Compton Editori

Siamo a conoscenza del fatto che in Italia non si legge tanto e proprio per questo si cercano delle soluzioni ottimali per invogliare le persone alla lettura e per incentivare gli assidui e famelici lettori con novità e sconti.
Per quanto adori leggere e per quanto ami stare anche un'ora e mezza nelle librerie semplicemente sfogliando e leggiucchiando trame di nuovi libri, molto spesso mi capita di bloccarmi nell'acquisto proprio perchè si trovano prezzi di copertina di 15 euro, anche 20 euro  (ovviamente tutto dipende dal tipo di libro, dalla rilegatura ecc.)

Parliamoci chiaro: spendere 15-20 euro per un libro, soprattutto con i tempi che corro e considerando anche che una persona amante della lettura fa fuori al mese anche due, tre libri il costo non è una sciocchezza, figurarsi se questi prezzi attirano una persona non tanto amante della lettura. 
Poi sono usciti gli e.book con l'idea di voler abbassare il prezzo rispetto alla versione cartacea, in alcuni casi conviene, anzi ultimamente mi sono quasi totalmente convertita all'ereader perchè è più pratico e non ho proprio più posto dove mettere libri in casa, ma leggo in giro di e.book che costando ugualmente 15 euro. (e più che altro si parla di libri tipo di Brown, King ecc.insomma gli autori più conosciuti) 





Poi arriva la Newton Compton Editori e ha la brillante idea di proporre libri classici e non,  in un formato mini a 0,99 euro e vi giuro che ho visto persone non tanto amanti della lettura comprarne anche due.
Andata benissimo questa iniziativa propongono lo stesso formato con la copertina rigida a 1,90 euro.



Piccoli, comodi, economici e piacevoli e tra l'altro sono riuscita a infilarli nella libreria senza che mi crollasse tutto addosso. 

Scagli la prima pietra chi non ha comprato almeno uno di questi deliziosi e fantastici volumetti.

Altri post utili:

Stefania 




venerdì 18 luglio 2014

Il Rifiuto delle Case Editrici

E' tosta... a volte è proprio tosta crede fino in fondo al nostro lavoro e, se siamo fortunati, ci arriva una e.mail di rifiuto dalla casa editrice, in altri casi il nulla più totale.
Dopo vari rifiuti è normale essere assaliti dallo sconforto e questo ci può portare a:
- riprendere in mano la storia arrivando anche a stravolgerla
- mette il manoscritto in un cassetto
- nel peggiore dei casi si decide proprio di abbandonare la scrittura (cosa sbagliata perchè si scrive per il piacere di farlo e non  per mirare unicamente a una pubblicazione)

Non sempre i lavori vengono rifiutati perchè non sono bei lavori, ci sono tanti fattori da considerare:
- se il manoscritto è adeguato al genere che propone la casa editrice (ad esempio inviamo un romanzo fantasy, ma questo genere ha tante sfaccettature e può succedere che la C.E. in questione predilige più un Epic Fantasy invece che un Urban Fantasy)
- se la persona che in quel momento legge la storia viene convinta o è un amante del genere (ciò riguarda più che altro le Big dato che si avvalgono di più persone per visionare i manoscritti)
- se il manoscritto si presenta da solo o viene proposto da degli Agenti Letterari (anche in questo caso si parla più che altro delle Big)
- se il tipo di storia che presentiamo in quel momento è una tematica ricercata (ad esempio c'è stato il boom delle storie di vampiri e in questo caso dipende se la C.E. fa una scelta più commerciale oppure ha altri metodi di valutazione)
- se la storia è troppo lunga, quindi l'editore non se la sente di investire sul progetto perchè ciò porterebbe a un'onerosa spesa per la stampa (in questo caso parliamo più di case editrici free)

Insomma ci sono veramente tanti fattori, proprio perchè le case editrici sono tutte diverse e ognuna ha una sua ideologia e un suo metodo di scelta.
Per tirarci un pò su di morale ricordo che grandi scrittori sono stati rifiutati tante volte come
King che per il romanzo Carrie ha ricevuto ben 30 rifiuti, oppure la Rowling che se non sbaglio dagli 8 ai 12 rifiuti...

Quindi non bisogna scoraggiarsi, in questi casi o si continua  imperterriti a inviare il lavoro ad altre case editrici, o si decide di affidarsi ad un' Agenzia Letteraria, oppure si prende la via del Self Publishing o, ancora, si può mettere un attimo da parte il lavoro riproponendolo in futuro, ma la cosa importante è credere sempre in ciò che scriviamo e non smettere di coltivare la nostra passione per un pò di sconforto :)

Voi come reagite al rifiuto delle case editrici?

Altri post che possono essere utili:
L'autocorrezione
I concorsi letterari
Troppo corto - Troppo lungo
La scelta della casa editrice!
Presentazione del libro degli esordienti: il tour delle Case Editrici
Il self publishing
Ho finito di scrivere il mio racconto/romanzo e ora?

Stefania

giovedì 10 luglio 2014

L'autocorrezione

Rieccomi dopo un periodo complicato e stressante.

Oggi vorrei trattare di un argomento che in genere è sempre una seccatura per uno scrittore, ovvero l'autocorrezione.
Dopo mesi e mesi tra blocco dello scrittore, momenti di sfrenata  ispirazione, personaggi che sfuggono dal nostro controllo  stravolgendo la scaletta della trama, ore di sonno perse vicino al monitor del pc con ogni genere di bevanda per tenerci svegli... ecco che arriva il momento fatidico in cui scriviamo l'ultima parola con un bel punto, provando emozioni contrastanti che vanno dall'euforia alla tristezza.
Il giorno dopo riguardiamo il nostro lavoro con estrema soddisfazione ed è in quel momento che arriva "la botta in testa": è il momento dell'autocorrezione.

Tale pratica può durare da poche settimane a mesi. Il problema è che potremo leggere il lavoro 10, 100, 1000 volte, ma troveremo sempre qualcosa che non va bene, arrivando anche a modificare parti della storia. Si rischia di non trovare una fine e si continua a leggere fin quando non si ci stanca e si molla il manoscritto in un cassetto.

In genere mi impongo un limite che va dalle 3 alle, massimo, 5 letture anche perchè inizio ad odiare i personaggi e la storia XD. Dopo l'autocorrezione affido il lavoro a una persona fidata e amante della lettura che pazientemente segna eventuali errori che mi sono sfuggiti (<3)

Consiglio a chi inizia a fare la prima autocorrezione del suo lavoro o alle persone che ci perdono parecchio tempo:
1- datevi un limite di letture
2- passate il lavoro a 1 o 2 persone fidate che segnalano errori e danno consigli  sulla trama (è sempre meglio avere un parere esterno anche su questo)

E voi? Qual è il vostro approccio quando arrivate al momento dell'autocorrezione?

Alti post utili:
I concorsi letterari
Ho finito di scrivere il mio racconto/romanzo e ora?
Presentazione del libro degli esordienti: il tour delle Case Editrici
Il Self Publishing
La scelta della casa editrice!
Troppo corto - Troppo lungo

Stefania