martedì 6 ottobre 2015

"Vetrina degli esordienti" - Genesis Publishing


Promozione dedicata agli Autori Esordienti della Genesis Publishing, pubblicati negli ultimi mesi. Per incoraggiare i lettori a scoprire queste storie particolari e suggestive, ecco una super promozione: 0,99 cent. su Amazon e Kobo.
Cosa aspettate?! Scoprite questi fantastici titoli :) 
Seguite l'evento su Facebook 


- "Ah...ahh...ahhh":


- "Rudyard il Magus e la leggenda di Astheria":


- "Destiny - Avventure ai margini della galassia:


- "Un filo di luce nel cielo": 

- "Le sette vite del gatto della signora Arnaud":
- "Storie inquietanti e non...":
- "Le Cronache degli Esiliati - Dolore": 
- "Siamo partiti col piede sbagliato":


Intervista a Marco Alfaroli

Presentati.
Mi chiamo Marco Alfaroli e sono un vigile del fuoco. Sì, un pompiere! Di quelli che si vedono con la faccia annerita dal fumo a fine incendio alle spalle del giornalista, mentre il cameraman riprende per il TG. Faccio il mio lavoro con passione e coltivo molti hobby nel tempo libero, uno di questi è scrivere. L’altro, non meno importante, è disegnare.

Come è nata la passione per la scrittura?
La passione per la scrittura è nata col trascorrere degli anni. Direi che è un mix ti tante passioni e la principale è la fantascienza. Assorbita dai film, dai libri di Urania di mio padre che conservo ormai vecchi e ingialliti, dalle serie TV degli anni ’70 che hanno fatto sognare la mia generazione, e dai fumetti. La bande dessinée, infatti, mi ha accompagnato fino all’età adulta, il mio fumetto preferito è stato Nathan Never, pieno di citazioni cinematografiche e ben disegnato. Ho provato per anni a disegnare fumetti, così per gioco... come direbbe Fantozzi: “per puro spirito sportivo”. Poi, agli inizi del 2000, sono cambiate tante cose, è arrivato Windows Xp, internet si è potenziato, ed è stato naturale per me diventare blogger. Il blog è come una rivista che non va in edicola ma può essere tranquillamente sfogliata da un utente che vive in Australia o in Giappone... è fantastico! Nessun editore può assicurare una copertura simile. Col blog e leggendo i blog degli altri ho affinato le mie tecniche di illustrazione, mi sono comprato la tavoletta grafica e ho abbandonato l’idea di raccontare storie attraverso i fumetti. Il passo successivo è stato scriverle come romanzi o racconti, quelle storie, e illustrarne le copertine, visto che sono in grado di farlo.

Qual è il tuo stile?
Non so dire quale sia il mio stile, non suddivido gli autori che ho letto in stili di scrittura. Per quanto mi riguarda cerco di scrivere più semplice e scorrevole possibile, e poi mi metto nelle mani di editor capaci; vorrei segnalarli qui: sono gli scrittori Diego Bortolozzo, Guido de Eccher e Gianluca Turconi. Bravissimi colleghi e amici.

Il genere letterario che preferisci di più?
La fantascienza. Però leggo volentieri anche i romanzi storici e i saggi sulla storia delle religioni, di questi ultimi il migliore secondo me è Inchiesta su Gesù di Corrado Augias e Mauro Pesce. Infine mi appassionano i libri di denuncia politica, ho letto quasi tutti i libri di Marco Travaglio: un giornalista scrittore preciso, tagliente e ironico.

Quale genere letterario non ti piace?
Il romance, mia moglie dice sempre che sono romantico quanto un termosifone spento e devo ammettere che ha ragione.

Come nascono le tue storie?
Vengono da sé. Non potrei mai scrivere a comando. Non potrei, per esempio, scrivere sceneggiature per telefilm. È un lavoraccio! Bisogna farsi venire delle buone idee anche quando non si ha voglia di creare un bel niente.

In genere ti immedesimi nei tuoi personaggi?
No. I miei personaggi sono la cosa più lontana da me che ci possa essere. Costruisco per loro una personalità credibile, devono fare cose che io non riuscirei mai a fare, sia nel bene che nel male. E mentre scrivo la storia cerco di restar fedele al modo di pensare che ho loro imposto.

Come è nata la tua ultima opera?
Il mio ultimo romanzo, ancora inedito, è nato dal mio desiderio d’avventura. È fantascienza, ma tende al fantasy... più Flash Gordon e meno 2001: Odissea nello spazio.

Stai lavorando a qualche altro libro?
Ho scritto due racconti con i quali parteciperò a due concorsi.

Il tuo sogno?

Non ne ho. Può avere dei sogni chi gioca a calcio ed è bravo, chi scrive deve farlo senza obiettivi, perché se mira ai soldi immagina solo quelli e il giorno in cui li incasserà. Spreca così tutta la fantasia in un miraggio. Invece il miraggio deve scriverlo sulla carta per i suoi lettori, e lui deve essere il primo a crederci. 

Contatti:

lunedì 5 ottobre 2015

Recensioni Criccose: "Il Creasogni" di Simone Toscano

Titolo: Il Creasogni
Autore: Simone Toscano 
Editore: Ultra
Genere: Narrativa contemporanea
Prezzo ebook: 7,99 €
Prezzo cartaceo: 16,00 €
Link di acquisto: Amazon // Feltrinelli // Mondadori // Ibs

Sinossi: Il Signor Ettore è un uomo schivo, di poche parole, con un velo di tristezza negli occhi. Nulla si conosce di lui, se non che possiede un dono speciale: sa di quale materia sono fatti i sogni. Ne conosce l’essenza lieve, che ha imparato a modellare, nella forma e nei colori, nelle sfumature e nei dettagli, riuscendo a creare visioni bellissime e avvolgenti. Nella piccola comunità di Mangiatrecase spetta a lui il compito di esaudire le richieste di chi, pur tra mille difficoltà, non vuole rinunciare a inseguire un sogno. Per tutti costruisce illusioni su misura, tranne che per sé e per la sua particolare “famiglia”: un cagnetto che lo segue come un’ombra, e un bambino, spuntato anche lui dal nulla. Dietro questa apparente serenità ribolle però un mondo di speranze infrante, di assenze e rimpianti, di amori perduti. Sarà un evento drammatico come l’improvvisa scomparsa del bambino a risvegliare i cuori dei protagonisti che troveranno la forza di superare le difficoltà della vita e di sognare ancora, con coraggio. Un romanzo lieve e delicato come un sogno, ingenuo e difficile come l’amore, vero come la vita stessa.




Il protagonista della storia è Ettore, chiamato dai compaesani di Mangiatrecase il Signor Ettore ed è conosciuto per la sua incredibile abilità, ovvero quella di dare vita ai sogni e farli arrivare a chiunque decida. Li crea nel vero senso della parola: li modella con le mani e con la mente e solo lui è in grado di vederli, ma per gli errori commessi in passato non è più capace di sognare.

“Creare un sogno è una delle arti più oscure al mondo e chi afferma di conoscerne i segreti mente senza dubbio alcuno. È un percorso delicato, quello che ne porta alla realizzazione. Raro, come rara è la capacità di visualizzare – chiudendo gli occhi e ponderando i battiti – la ipamìde, quella sostanza onirica granulosamente liquida che viaggia tra lo sguardo e il cervello, muovendosi nei condotti dell’apparato immaginante. Impresa rara, riuscire a percepirla. E ancor più raro è l’essere in grado di materializzarla, fino ad averla tra le mani.”

Il protagonista dai capelli bianchi come la neve e gli occhi bicolore, vive in una casetta a Mangiatrecase, si dedica alle sue creazioni in una bottega e i compaesani non fanno altro che commissionargli sogni sempre più belli e dettagliati.
Insieme a lui vivono Cerino che è un amico a quattro zampe, un bastardino dagli occhi vivaci, magro e dal pelo corto color saggina, e Catello, un trovatello di otto anni che Ettore ha accolto con affetto in casa e che diventa il suo piccolo apprendista. Tutto è perfetto, o quasi, in questo piccolo e tranquillo paese, ma un avvenimento scombussola ed eccita i compaesani di Mangiatrecase, soprattutto i bambini: l’arrivo del Circo Dupònn. Inspiegabilmente Catello, al contrario dei suoi coetanei, ne rimane terrorizzato, non si vuole avvicinare più del dovuto a quel tendone che tanto affascina gli altri. Ettore decide di fargli passare la paura e di accompagnarlo allo spettacolo. Il Creasogni riesce nel suo intento; seduto al suo fianco il bambino si diverte e sorride, ma le cose si complicano quando il Circo leva i battenti e insieme a lui scompare anche Catello.

Oso dire, almeno per il momento, che questa è la migliore lettura dell’anno che abbia fatto per una serie di fattori che adesso andrò a spiegare, ma in particolar modo per l’originalità della trama. Finalmente ho letto qualcosa di diverso, una storia che non si basa solo e unicamente sulla solita storia d’amore tra lui e lei, ma su un amore più forte e profondo.
Mi sono sentita subito in sintonia con Ettore che è un uomo cordiale, ma spesso anche insofferente a sostenere un discorso che vada più in là di poche frasi con le altre persone, come se si sentisse soffocato dal contatto umano, dal sentirsi in qualche modo “familiare” con qualcuno, eppure, nonostante lo scrittore gli abbia dato questo carattere è anche capace di gesti di estrema dolcezza in particolar modo con i bambini.
Catello è un personaggio vivace, solare e birichino e si diverte a tormentare il povero Ettore che, nonostante tutto, non si oppone più di tanto.
Ci sarebbero tanti, ma tanti altri personaggio da analizzare e che mi sono rimasti nel cuore, ma ovviamente non posso svelare più del dovuto.
Altra cosa che mi ha conquistata di questa piacevolissima lettura sono le piccole chicche create dallo scrittore come la Piovenica!

Piovenica era il nome che a Mangiatrecase ormai si usava per indicare la domenica, perché inspiegabilmente da qualche anno – un numero di anno che nessuno ricordava più – quel giorno incastonato tra il sabato e il lunedì era diventato, per definizione, un giorno di pioggia. E così qualcuno in paese si era preso la briga di coniare un nome per quelle ore tanto agognate durante la settimana: «piovenica», la domenica piovosa.

Lo stile di Simone Toscano è leggero, fresco, diretto e usa metafore dal suono delicato e poetico, scrittura perfetta per questa bellissima storia che consiglio sia a un pubblico adulto, ma anche ai più giovani.
Una storia che insegna l’importanza dei sentimenti e dei sogni, una storia che a fine lettura continua ad avvolgere il lettore in una coperta calda e confortevole riscaldandogli il cuore. 



sabato 3 ottobre 2015

Intervista ad Angela Maisto

Presentati.
Salve, sono Angela, ho 30 anni e a dirla tutta non amo molto parlare di me stessa. Se proprio dovessi descrivermi credo che, forse, la giusta definizione che darei di me stessa è questa: una ragazza che non si vuole arrendere all’idea di crescere. Oltre a scrivere e perdermi nei miei mondi immaginari, sono un architetto; ho sempre voluto rendere il mondo a misura dei miei sogni ed è per questo motivo che ho scelto una professione che, in parte, mi consenta di rendere migliore il mondo in cui vivo.

Come è nata la passione per la scrittura?
Quella della scrittura è una passione innata, non credo di riuscire a ricordare il momento esatto in cui essa sia sbocciata dentro di me, mi appartiene da sempre:ero appena una bambina quando mi ero messa in testa di scrivere la mia versione di Alice nel Paese delle Meraviglie semplicemente perché, a mio avviso, Alice aveva ancora altri mondi da scoprire, personaggi da incontrare, esperienze da vivere. Poco più che ventenne, mi sono avvicinata al mondo delle fan fiction: avevo voglia di raccontare i mondi che avevo in testa ed utilizzare il cantante di una boyband era il modo migliore per far si che quei mondi venissero letti da qualcuno; avevo creato un mio sito web, dal discreto successo, su cui davo libero sfogo alla fantasia. Successivamente mi sono distaccata da quel mondo, portandone sempre un pezzettino nel cuore, e il protagonista del mio romanzo ne è una chiara testimonianza.

Qual è il tuo stile?
Ho uno stile semplice che trova il suo punto di forza nell’introspettività dei personaggi; mi piace descrivere i pensieri e le sensazioni che si nascondono dietro le azioni compiute dai protagonisti dei mie racconti, dare una chiave di lettura profonda della loro essenza.

Il genere letterario che preferisci di più?
Sono una lettrice volubile, essenzialmente adoro i romanzi, dalle commedie romantiche a quelle dal retro gusto amaro. Non posso non ammettere la mia predilezione per il genere introspettivo tendenzialmente drammatico, amo leggere quei libri che mi scombussolano le emozioni, che mi velano gli occhi di lacrime e mi fanno sentire in piena sintonia con i personaggi descritti. Potrebbe sembra tutto molto triste, ma, siamo onesti, come si fa a non affezionarsi emotivamente da un libro come Io prima di te di Jojo Moyse?Se ci penso, ancora piango.

Quale genere letterario non ti piace?
Odio i romanzi storici, è più forte di me; mi annoia, non riesco ad entrare in empatia con i personaggi e i luoghi descritti.

Come nascono le tue storie?
Le mie storie prendono vita nella mia mente come fossero dei veri e propri film, a volte a colori altre in bianco e nero. Sono il frutto delle emozioni di una giornata storta,di un momento felice, di una foto che ha rapito la mia immaginazione; nascono da dentro, quando meno me le aspetto.

In genere ti immedesimi nei tuoi personaggi?
Decisamente si. Nel momento in cui la loro storia prende vita è come se me li cucissi addosso, una sorta di seconda pelle attraverso i cui occhi inizio ad osservare il mondo. Una sensazione stranissima.

Come è nata la tua ultima opera?
Eclisse è nata in una sera invernale di qualche anno fa; ero particolarmente triste quella sera e,
mettendomi al pc di fronte ad un foglio word bianco, le parole del prologo hanno preso vita quasi
da sole. E’ quella sera che hanno preso vita Desy e il suo piccolo Christian, la loro vita complicata
e la speranza del loro lieto fine; è quella sera che è stato plasmato Chris con tutte le sue imperfezioni e la voglia di riscattarsi.
Eclisse è una storia di amore e di speranza, di paura e di perdono, il percorso di una mamma che
deve ricordare quanto è importante essere anche una donna e di un padre che deve imparare ad
essere tale. E’ la storia di un amore reale e complicato, proprio come nella vita reale, in fondo.

Stai lavorando a qualche altro libro?
Si e no. Ho un paio di storie in cantiere che sperano di prendere vita un giorno e un paio di progetti a cui vorrei lavorare. In realtà ho una vecchia storia a cui vorrei mettere mano, darle un nuovo vestito, insomma, e provare a capire se quei personaggi riescono a far sognare una nuova generazione di ragazze come era accaduto in passato. Vedremo…
Per adesso curo con amore il mio blog, non posso passare troppo tempo senza dare voce ai miei
pensieri.


Il tuo sogno?
Ho un cassetto pieno di sogni, ma sono troppo scaramantica per raccontarli ad alta voce. Sono certa possiate capirmi.

Contatti:

venerdì 2 ottobre 2015

Collaborazioni Criccose #3






Titolo: "Gustav Lafav – Uno studente dimenticato”
Autore: “L'Umorismo di Piton” (Rinald Sefa e Luca Gariboldi)  
Editore: Nativi Digitali Edizioni
Genere: Parodia, Demenziale, Fantasy
Link di acquisto: Nativi Digitali Edizioni

Sinossi: Paura e delirio a LasHogwarts: a destabilizzare una scuola di magia già problematica, tra i nuovi studenti di quest'anno ci sono dei tipi fuori dal comune:l'aspirante rapper Jerry Porker, il goffo Ronaldo Whiskey, la precisina Ermagone, l'iracondo e razzista Draco Adolfoy e, soprattutto, lo psicopatico assetato di sangue Nevillo Paciockone e Gustav Lafav, bulletto di origine messicane che non si sa bene cosa ci faccia là.Tra i bizzarri discorsi dell'eccentrico Preside Stilente, l’esibizionismo di Swagrid, i freestyle nelle lezione di Difesa dalle Rime Oscure del Professor Rap-Thor e le battute aghiaccianti dell'enigmatico Professor Pitone, i giovani maghi si addentreranno nella fitta rete di misteri di LasHogwarts, tra una sbronza colossale, uno sparatoria con armi pesanti e un giro di spaccio di metanfetamina blu pura al 100%.
Chi poteva pensare a una parodia demenziale di "Harry Potter e la Pietra Filosofale" se non Rinald Sefa e Luca Gariboldi, gli amministratori della famigerata pagina Facebook "L'Umorismo di Piton"? Se avete amato Harry Potter e le parolacce non vi danno fastidio, "Gustav Lafav - Uno studente dimenticato" è il libro che fa per voi.

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Titolo: Feeling Factory - a new ability to feel liberty  
Autore: Vincenzo Maselli
Editore: Edicolors Joy Division
Link acquisto: uscita natalizia

Sinossi:In un paese lontano esisteva una fabbrica dove un uomo creava “oggetti sentimenti”. Ma questi sentimenti con il tempo invecchiavano ed era impossibile rifabbricarli. Tutti rispettavano questi oggetti, perché da loro dipendevano affetto e amore. Un giorno un garzone fece cadere il sentimento del suo amore per una fanciulla. Cadendo il sentimento si guastò, ma non si ruppe. Il garzone capì che questi sentimenti  potevano  essere  modificati  e,  così,  anche le  sensazioni  cambiavano.  Un’amicizia  poteva trasformarsi in un amore, un’antipatia in una simpatia, un affetto poteva aumentare di dimensioni. Da questo momento i sentimenti non furono più fabbricati, e tutti potevano deciderne dimensione e forma.








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Titolo: Il Mondo Visto Da Dietro
Autore: Francesco Laviano Saggese   
Editore: Edicolors Joy Division
Link acquisto: uscita natalizia

Sinossi: Il chicco d'uva ballerino, l'uomo che si crede un omino del Subbuteo, l'uomo che sa fare i miracoli, la vecchia  che  conserva  tutti  i  ricordi  all'interno  di  un  cassetto  che  ha  sul  petto,  lo  spaventapasseri solitario... Sono alcuni dei molti protagonisti di queste piccole storie, brevi racconti caratterizzati da uno stile di scrittura colloquiale ma accattivante, che riesce a unire comicità e sentimenti profondi. Ventidue racconti che ci insegnano a guardare la vita da una diversa angolatura, a ridere dei nostri difetti e ad affrontare i nostri problemi con buonumore e con un pizzico di... stravaganza.






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Titolo: La storia di un sogno
Autore: Elsa Caselli   
Editore: Edicolors Joy Division
Link acquisto: uscita natalizia

Sinossi: Durante una passeggiata in collina, Idriene incontra Sioè, suo grande amico. Ben presto, entrambi si accorgeranno di amarsi l'un l'altro. Il loro amore, però, viene ostacolato nel momento in cui Sioè cade addormentato,  dopo  che  una  nota  stridente  rompe  l'incanto della  loro  pace.  Nel  sogno,  Sioè  sarà costretto  ad  affrontare  innumerevoli  situazioni  che  metteranno  alla  prova  il  suo  coraggio  e  la  sua volontà. Guidato dalla bontà del proprio spirito armonioso, e dal forte desiderio di ritrovare Idriene, la sua Principessa, Sioè sconfiggerà i propri demoni interiori in nome dell'amore, che uscirà vittorioso da questa fiaba sospesa tra sogno e realtà.







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Titolo: Luolo
Autore: Elisabetta Morandi     
Editore: Edicolors Joy Division
Link acquisto: uscita natalizia

Sinossi: Giungendo nei pressi del castello di Orlando, la prima volta che Luolo vede la sua immagine riflessa  in un  fossato, scoppia  in un urlo terrorizzato: è talmente  fifone da aver paura perfino di  se stesso! Per fortuna accorre ad aiutarlo Orlando, un vecchio gufo reale un po' scorbutico ma di cuore. Luolo  è  in  condizioni  pietose:  il  suo  lenzuolo  è  lurido  e tutto  strappato.  Orlando  decide,  allora,  di portarlo da Camilla, una contadina che vive vicino al castello di Orlando, per dargli una ripulita.  Una  volta  lindo  e  nuovo  di  zecca,  Orlando  accompagna  il  piccolo  fantasma  dal  mulino abbandonato  di  Leopold,  un  grosso  spettro  con  un  senso  dell'umorismo  un  po'  lugubre  che  ama spaventare  la  gente:  Orlando  chiede  a  Leopold  di  insegnare a  Luolo  qualche  "trucco  del  mestiere". Purtroppo, questo compito si rivela molto arduo: Luolo ha troppa paura per poter anche solo pensare di spaventare  qualcun  altro!  Il  piccolo  fantasma  confida  di
 voler,  piuttosto,  essere  uno  spettro  "da fracasso". 
Ritornati al castello di Orlando, il vecchio gufo annuncia una sinistra notizia: intorno al maniero stanno accadendo cose strane, vi è un continuo andirivieni di gente, e ben presto si scoprirà che degli investitori vogliono trasformare il castello in un hotel e i territori vicini in un campo di golf! 
Orlando e la compagnia non staranno certamente a guardare: aiutati da strani personaggi, come
la  gattina  nera  Luna,  la  biscia  di  fiume  Calendula,  le  "Tre  Grazie",  il  corvo  Kraki  e  una  nutrita famigliola di topi e pipistrelli, riusciranno i nostri eroi a impedire che il castello di Orlando venga raso al suolo? 
E soprattutto, riuscirà Luolo a scacciare definitivamente le proprie paure e a diventare un vero e
proprio fantasma di successo?