martedì 10 marzo 2015

Intervista a Francesca Angelinelli

Chi è Francesca Angelinelli?
Un’appassionata lettrice, prima di tutto. Affamata di fantasy di tutti i generi e con la testa spesso fra le nuvole… o fra le storie.ù

Come è nata la passione per la scrittura?
Leggendo. Fin da quando ero bambina, non volevo mai che le storie terminassero. Ne volevo sempre altre. E così ho iniziato a inventarle.

Qual è il tuo stile?
Credo di avere uno stile semplice, caratterizzato soprattutto dal fatto di essere molto visivo. Ho sempre cercato di immaginare molto le scene che andavo a scrivere e tento sempre di renderle il più visibili possibile, quasi cinematografiche. Spero di riuscirci, ma comunque continuo a provare.

Il genere letterario che preferisci di più?
Il mio genere preferito è sicuramente il fantasy, ma dire fantasy oggi vuol dire tutto e niente. Eppure nel grande mondo del fantasy non c’è qualcosa che proprio detesto, mi piacciono le diverse sfumature in modo differente.

Quale genere letterario non ti piace?
Leggo pochissimi thriller. Ma forse un genere che proprio non mi piace è quello di quel romanzi finto erotici stile Melissa P. o 50 sfumature.

Come nascono le tue storie?
In genere da una canzone o da un’immagine che mi colpisce, da qualcosa che, per così dire, mi attraversa la strada e chiede a gran voce di essere raccontata.

In genere ti immedesimi nei tuoi personaggi?
Non moltissimo, nel senso che mi piace narrare proprio perché è bello poter far compiere ai personaggi strade e percorsi che nella nostra vita forse noi non saremmo in grado di fare. Cerco di dare a ognuno la propria voce e li lascio liberi di esprimersi. Il loro limite sono sempre io, questo è certo, derivano tutti da me, dal mio vissuto, dalle mie esperienze. Diciamo che abbiamo un rapporto dialettico.

Come è nata la tua ultima opera?
Tanti tanti anni fa (non scherzo, era il 2007), avevo voglia di scrivere una storia ambientata ai giorni nostri, volevo mettermi alla prova con personaggi che avessero a che fare con la mia stessa quotidianità, volevo imparare a inventare una storia che non fosse ambientata… in una galassia lontana lontana. E poi desideravo tantissimo mettermi alla prova con delle creature tipiche del mondo narrativo fantastico: streghe e vampiri, soprattutto. E così nacque l’idea de La Congrega Bianca, che racconta, sì, di una strega che ha a che fare con due vampiri che se la contendono, ognuno per i propri scopi, ma che parla anche di “una semplice ragazza, che incontra un ragazzo” come dice Julia Roberts a Hugh Grant in Notting Hill.

Stai lavorando a qualche altro libro?
Dopo tanto tempo di inattività è stato difficile riprendere, ma adesso che sono lanciata posso rispondere: certamente sì!
Riprendendo in mano i lavoro che, per vari motivi, avevo accantonato, mi sono accorta che avevo due romanzi quasi terminati, praticamente oltre la metà. E mi sono presa a martellate sulle dita da sola. Le brutte esperienze di pubblicazione del passato mi avevano portato via il divertimento. Ma credo di averlo riacciuffato. Forse era solo andato a farsi un giro, come l’ombra di Peter Pan. Ma adesso che me lo sono ricucito addosso, non mi molla più.
Così sono nel pieno di un altro paranormal romance a tema angeli e in seguito mi metterò di buzzo buono sul fanta-western che mi strizza l’occhio dalla cartella dei lavori da terminare.

Il tuo sogno?
Continuare a scrivere, divertendomi!

Contatti:

domenica 8 marzo 2015

Autore Criccoso: Annarita Tranfici "I due volti di Nuova Delhi"

Annarita Tranfici
autore di                                     "I due volti di Nuova Delhi"


Sinossi:
Mani che si sfiorano e baci casti incapaci di nascondersi da sguardi perfidi e pericolosi. Desideri pressanti nel petto, spie di sentimenti a cui non è concesso veder brillare la luce del sole. Un fiore puro esposto alle intemperie, facile preda della gelosia e dell'invidia di cuori malati.

Una storia la cui dolcezza si perde in un pomeriggio come tanti che svela i volti di una Nuova Delhi con due anime; un lembo di terra in cui la sacralità confina con la perversione, in cui moralità e amoralità si intrecciano lasciando all'anima che si muove in questo teatro, tanta amarezza e rassegnazione.

Info
Titolo: "I due volti di Nuova Delhi"
Autore: Annarita Tranfici
Editore: Lettere Animate Editore (22 gennaio 2015)
Genere: Narrativa
Collana: I Brevissimi
Pagine: 12
Lingua: Italiano
ASIN: B00SM1WS22

Link all'acquisto: 

Citazione:
"Tutto cambiò in un pomeriggio di primavera, in una giornata come tante, in una Nuova Delhi brulicante di anime. Kajal e Kiran avevano deciso di allontanarsi per qualche ora da quelle strade trafficate, dagli odori forti, dal frastuono del mondo. Volevano prendere le distanze da tutto quel caos e godersi il silenzio di un abbraccio, sicuri di non essere disturbati da chi forse non avrebbe accettato il sentimento che aveva finalmente dato un senso ai loro giorni. Nessuno dei due aveva osato raccontare dell'altro alla propria famiglia; convennero che per il momento sarebbe stato meglio evitare qualsiasi turbamento. Decisero di andare a fare una gita nelle campagne fuori città; avrebbero preso un solo autobus e il viaggio non sarebbe stato neppure troppo lungo. Con l'euforia e l'impazienza tipica di due innamorati che non attendono altro che il momento in cui poter stare insieme, Kajal e Kiran si ritrovarono, puntualissimi, alla fermata del bus, che arrivò dopo qualche minuto di attesa."


Biografia 
Annarita Tranfici, nata a Napoli nel 1987, vive e lavora a Londra. Laureata in lingue, culture e letterature moderne europee, ambisce a diventare una scrittrice di professione. Sogna una vita immersa nel profumo della carta stampata, una realtà che esali cultura da tutti i pori e attualmente lavora come articolista per blog e testate nazionali ed internazionali, nonché come redattrice e traduttrice freelance di cataloghi commerciali, brochures, racconti e brevi romanzi da e verso l’inglese, il francese e lo spagnolo per diverse case editrici. Nel tempo libero partecipa a contest e gare letterarie di narrativa e poesia.
Da più di due anni scrive articoli tecnici in inglese inerenti il variegato mondo della grafica e del Web Design su Sitepoint (http://www.sitepoint.com/?s=annarita%...).
Collabora come redattrice di contenuti ad un magazine online inglese che tratta temi quali viaggi, salute, spiritualità, storie di successo (http://uvadahlia.wordpress.com/), cura una rubrica culturale intitolata “Mind the Gap” per il network SociArt Network (http://www.sociartnetwork.com/mind-th...) e una rubrica dedicata a libri e cultura su Il Corriere della Campania.
Gestisce inoltre un Blog culturale (https://innomineartis.wordpress.com/) il cui principale obiettivo è dare spazio all'arte e agli artisti e approfondire notizie inerenti il mondo della scrittura, del cinema, del teatro, proponendo recensioni di libri o film, articoli tecnici e interviste.
In aggiunta, ultimamente collabora in maniera attiva e continuativa come redattrice di contenuti per i magazine proposti dalla Società Editrice Montecovello (https://www.bookrepublic.it/book/9788... )

Contatti:
Twitter: @ATranfici

giovedì 5 marzo 2015

Nuove regole per il Premio Strega 2015


Ebbene sì, per chi ancora non lo sapesse gli organizzatori del Premio Strega hanno modificato il regolamento per agevolare e salvaguardare la media e piccola editoria. Come? Ecco il comunicato del 24 febbraio scorso:

“Si istituisce una clausola di salvaguardia che favorisce la presenza, nellacinquina finalista, di piccoli e medi editori, assumendo la bibliodiversità come valore in sé e riconoscendo l’opera di promozione degli autori emergenti e della letteratura di ricerca condotta da questo importante segmento di mercato (pari a circa il 40%). Se nella cinquina non sarà compreso almeno un libro pubblicato da un editore medio-piccolo, si procederà all’inclusione di quel libro – o, in caso di ex aequo, quei libri – che avrà ottenuto il maggior numero di voti, determinando così una finale a sei o più candidati”.

Bella notizia non trovate? Ma cosa bisogna fare per partecipare?

Il Comitato direttivo è intervenuto su alcuni aspetti pratici del meccanismo di partecipazione, richiedendo un maggiore impegno a autori e editori. In particolare, l’invio gratuito di 500 copie cartacee necessarie alla giuria dovrà essere completato entro tempi tassativamente indicati, pena l’esclusione del libro dal concorso…”

500 copie, cartacee e gratuite.
Sappiamo bene che ormai esistono più piccoli editori che pubblicano in digitale che in cartaceo, perchè ovviamente i costi di quest'ultimo sono molto più elevati: il tipo di carta, la rilegatura ecc.
Chiedere a un piccolo e medio editore l'invio di 500 copie è un impegno economico importante e non credo che siano tutti pronti a fare un tale investimento. 

Le informazioni e i comunicati li ho presi da Reset Italia per maggior informazioni andate sul sito. 

Voi cosa ne pensate?
Stefania

martedì 3 marzo 2015

Intervista a Caterina Armentano

Chi è Caterina Armentano?

Dovremmo indagare bene per scoprirlo davvero, perché nonostante sia logorroica per natura, non mi apro mai completamente con le persone, in quanto sono convinta che ci siano porte del nostro cuore e del nostro essere il cui accesso debba essere concesso a pochi. Sono una mamma che si lascia leggere, dalla propria figlia le fiabe della buona notte (nessuno chiami il Telefono Azzurro), una donna che va perennemente di corsa,  che dorme poco e che un giorno di questi troverete addormentata sul carrello della spesa o in coda agli uffici postali. Sono Nutella dipendente, cara compagna di viaggio  che non mi abbandona mai, che l’avventura si consumi a casa, mentre scrivo al computer o in giro, tra un break e l’altro, Nutella, sa come tirarmi su il morale!
Come è nata la passione per la scrittura?
Ho imparato a scrivere precocemente. Da subito le parole hanno avuto un fascino su di me. Ho iniziato a giocarci per creare filastrocche e poesie. La casa in cui abitavo da bambina aveva una lunga scalinata, lì mi sedevo con le mie sorelle, i miei fratelli, i miei cugini e leggevo loro quello che avevo appena creato. Avevo un nutrito pubblico di spettatori, anche molto partecipe direi. Ricordo che ci divertivamo molto. A otto anni, dopo aver letto “La piccola Principessa” di Burnet,  scrissi la mia prima fiaba, plagio bello e buono de’ “La Bella Addormentata nel bosco”, “Cenerentola” e “Biancaneve”. La stramba creatura che ne venne fuori, per me fu un orgoglio, perché d’un tratto mi sembrò di aver trovato una dimensione a misura della mia fantasia.
Qual è il tuo stile?
Uno stile suggestivo che richiama la memoria a fare un balzo indietro nel tempo.  Realistico, perché voglio che i lettori si sentano chiamati in causa in prima persona per i temi che tratto, epico affinché anche le imprese reali, quelle quotidiane abbiano qualcosa di straordinario, ironico perché l’ironia dà un senso  di leggerezza alla vita.
Il genere letterario che preferisci di più?
Non ho un unico genere, sia come lettrice sia come scrittrice. Amo gli stessi generi che scrivo: il fantastico, soprattutto quello destinato ai ragazzi. L’horror che mi consente di indagare i recessi più profondi dell’essere umano: dove sono insite le paure.  I classici, da cui c’è sempre da imparare. La narrativa. Tra i miei autori preferiti potrei citare: Rowling,  Funke, Allende, Tolkien, Dacia Maraini.
Quale genere letterario non ti piace?
Non disdegno nessun genere se il libro è scritto bene e la trama è intrigante.
Come nascono le tue storie?
Ascoltando: tendo  l’orecchio non solo alla gente, alla musica, alle frasi sussurrate nei film, ascolto anche quello che “non  si sente” e che mi arriva attraverso la percezione, attraverso il ricordo, la memoria anche e soprattutto di chi non c’è più. E poi ho scoperto che anche gli oggetti hanno tante cose da raccontare, quindi me ne resto buona in attesa di “sentire” la loro voce. Una volta innesca la scintilla arriva la fase dell’elaborazione, inizio a conoscere i miei personaggi, si collocano in ambienti e spazi e palesano intenzioni ed emozioni, allora, solo allora inizia la fase ardua: trovare del tempo per scrivere quello che mi dettano.
In genere ti immedesimi nei tuoi personaggi?
Sì, sono molto camaleontica. Scrivere è un’arte che richiede un’immedesimazione totale e ti consente di diventare il più orribile degli esseri umani, oppure il più saggio, il più potente o il più umile e via discorrendo. Questo richiede un duro lavoro su se stessi. Ognuno di noi si porta dietro e dentro di sé un bagaglio di ricordi, di sapere, e anche di condizionamenti, bisogna resettare tutto per “interpretare” qualcun altro.

Come è nata la tua ultima opera?
“L’Incanto di Fantasia” è nata negli anni. È  una raccolta di dodici fiabe che ho iniziato a scrivere più di dieci anni fa. Le fiabe hanno sempre fatto parte della mia vita, me le raccontava mia madre quant’ero bambina e altrettanto ha fatto mio nonno, sono una sorta di diario interiore realizzato con le frasi e le immagini di storie fantastiche. Ogni fiaba, de’ “L’Incanto di Fantasia” rappresenta un evento specifico della mia vita, un incontro, un sentimento traboccante, una delusione. Sono tutte nate da emozioni concrete e da fatti che in un modo o in un altro hanno segnato la mia esistenza.

Stai lavorando a qualche altro libro?
Sto lavorando a più progetti. Quest’anno uscirà per Lettere Animate Editore “Lilith. La prima donna” un racconto breve che fa parte del ciclo “Eden. I racconti del Giardino”. Non ho terminato la stesura di tutti i racconti quindi devo darmi da fare e lavorare di buona lena. Sto lavorando a un racconto horror e un romanzo di genere fantastico per ragazzi.  E poi naturalmente il prossimo obiettivo è farmi clonare, visto le tante idee e la voglia di metterle su carta…

Il tuo sogno?
Forse non dovrei dirlo, per scaramanzia ma si sta realizzando: rendere la scrittura il mio unico lavoro. E quando parlo di scrittura non mi riferisco solo ed esclusivamente all’atto pratico di scrivere romanzi ma anche a tutto quello che ruota attorno a questo mestiere splendido ma impegnativo, che mi mette sempre alla prova e  mi fa sentire  piccola piccola, perché più apprendo e più mi rendo conto che c’è da imparare.

Contatti: Blog personale Libero arbitrio blog

domenica 1 marzo 2015

Autore Criccoso: Francesca Angelinelli "La congrega bianca"

Francesca Angelinelli
autore di                                                  "La congrega bianca"


Sinossi:
Seril è una giovane strega che ha appena perso i genitori. Un mistero aleggia attorno alla loro morte. E da quando è rimasta sola strane creature la inseguono invocando Samantha. Ma chi è Samantha? E cosa vogliono da lei quei mostri? Forse il seducente Armand può aiutarla a scoprire quale mistero aleggia attorno a lei e alla sua famiglia. O fa forse parte anche lui del complotto? Si deve forse fidare del suo rivale Etienne? Una lotta si combatte da decenni a causa di un tradimento e ora Seril è l’unica che può porre rimedio agli errori della sua antenata.

Info
Titolo: LA CONGREGA BIANCA
Autore: Francesca Angelinelli
Pagine: 463
Genere romanzo URBAN FANTASY/PARANORMAL ROMANCE
Casa Editrice: YOUCANPRINT
Prezzo 2,99 EURO
Formato ebook (epub, mobi, pdf)
E tutti i principali ebook store



Biografia:
Dopo aver frequentato corsi di scrittura creativa e essersi dedicata alla stesura di racconti, nel 2004 comincia a lavorare al progetto di un universo fantasy di stampo orientale che troverà definitivo sviluppo nella serie Ryukoku Monogatari edita dal 2010 per Casini Editore.
La scrittrice esordisce, però nel 2007 con i primi due romanzi di una serie fantasy orientale, Chariza. Il soffio del vento e Chariza. Il drago bianco, editi da Runde Taarn Edizioni e oggi fuori catalogo. Sempre per Runde Taarn Edizioni nel 2009 pubblica il fantasy eroico Valaeria, ispirato al mondo della Roma tardo-antica.
Nel 2009 pubblica anche il paranormal romance Werewolf per Linee Infinite Edizioni.
Il 2010 è l’anno del suo ritorno al fantasy orientale con la raccolta Racconti di viaggio del monaco Kyoshi, vincitrice della seconda edizione del Premio di Narrativa Fantastica – Altri Mondi e edita da Montag Editore, e con la pubblicazione del primo volume della Serie delle Cucitrici, Kizu no Kuma. La cicatrice dell'orso[1], per i tipi di Casini Editore, primo volume del progetto Ryukoku Monogatari.
Altri racconti brevi sono stati pubblicati in riviste e antologie.